Conte in Sardegna: le domande che la stampa non gli ha posto

Per chi ha seguito anche solo in parte le vicende politiche degli ultimi anni, appaiono stupefacenti le dichiarazioni rilasciate in questi giorni da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, in occasione della sua visita in Sardegna a sostegno della candidata Alessandra Todde.

Sono almeno tre le questioni importantissime che Conte ha toccato smentendo clamorosamente se stesso. Senza che nessuna delle testate che hanno dato prontamente conto dell’esibizione con la chitarra e delle strette di mano nei dintorni dei banchi del pesce, abbia provato a chiedere lumi su tali contraddizioni.

Sul voto utile, Conte afferma: “E’ un fatto oggettivo che chi oggi vota per Soru favorisce il centrodestra: quei voti non lo porteranno sicuramente in consiglio regionale ma favoriranno il centrodestra, favoriranno Truzzu”. In altre parole, Conte propugna la teoria del voto utile per battere la destra. Premettendo che, sulla base degli ultimi sondaggi in circolazione, la sfida per la vittoria sarebbe quella tra Truzzu e Soru – e pertanto il voto utile per battere la destra sarebbe quello a favore di quest’ultimo – poco più di un anno fa, quando i 5 Stelle si presentarono da soli, Conte sosteneva l’esatto contrario. “Letta – precisava Conte – vuole costruire un inganno per i cittadini, volendo bipolarizzare questa partita politica e facendo credere che l’unico da votare in alternativa alle ricette insostenibili e inadeguate della destra della Meloni sia lui con il Pd”(2 settembre 2022). E ancora: “Il voto sia giusto, non utile. Ci fa piacere che Letta se ne sia reso conto” (19 settembre 2022).

Afferma, poi, Conte durante la visita in Sardegna: “Noi siamo favorevoli alla transizione ecologica e a puntare sulle energie rinnovabili, ma prestarsi alla speculazione come viene fatto in Sardegna troviamo che sia assolutamente inaccettabile. La giunta uscente è responsabile di non avere fatto una mappa delle aree idonee per cercare di regolamentare quello che sta diventando un far west. Lo dico chiaramente con noi il far west non ci sarà“.

Non è chiaro se Conte non sappia o faccia finta di non sapere che non è l’assenza della mappa delle aree idonee il problema della speculazione eolica in corso. L’art. 20, comma 8, del d.lgs 199/2021, introdotto dal Governo Draghi con l’appoggio dei 5 Stelle di Conte, prevedeva già una norma transitoria con individuazione di aree idonee nelle more dell’approvazione delle leggi regionali. Pertanto, è proprio con i 5 Stelle al Governo e con le norme da essi introdotte che la corsa all’eolico in Sardegna ha avuto inizio. Trainata dalla previsione del Thyrrenian Link, di cui si è detto nell’articolo precedente, che secondo i responsabili di Terna è finalizzato esattamente all’esportazione di energia dalla Sardegna verso le Regioni del Nord. Come può, Conte, affermare che con loro il far west non ci sarà, se è proprio per mano dei 5 Stelle che il far west ha avuto inizio? E come può fornire tali rassicurazioni, se i 5 Stelle, da No Tav e No Tap, si sono trasformati nell’esatto contrario una volta al comando? Non è stato proprio il Governo appoggiato dai 5 Stelle a prevedere il divieto di moratorie in attesa dell’approvazione delle leggi sulle aree idonee da parte delle Regioni?

Terzo punto con contraddizioni estreme nelle affermazioni odierne di Conte è quello sull’autonomia differenziata. Osserva l’ex premier: “non si può governare senza una visione unitaria del Paese, solo per accontentare ciascuna forza politica: il premierato per Fdi, l’autonomia per la Lega e la giustizia per Fi; così si distrugge il Paese ed è chiaro che poi arrivano le proteste degli amministratori. Un sistema con 20 staterelli non funziona nemmeno dal punto di vista economico, chi pensa di arricchirsi con questo progetto resterà deluso, perché le imprese si troveranno con 20 sistemi di regolazione diversi e questo non agevola l’attività economica e produttiva. Quindi ben vengano le proteste, noi siamo capofila di questo protesta sull’autonomia differenziata e ci faremo sentire in maniera sempre più forte“.

Per cui, Conte si scaglia in maniera veemente contro l’autonomia differenziata. Ma anche qui la contraddizione si rivela clamorosa.

Nel famoso “Contratto di Governo” tra Lega e 5 Stelle – ossia il programma del Governo Conte I – l’autonomia differenziata era stata individuata come “questione prioritaria”. Si legge al punto 20 di quell’accordo: “sotto il profilo del regionalismo, l’impegno sarà quello di porre come questione prioritaria nell’agenda di Governo l’attribuzione, per tutte le Regioni che motivatamente lo richiedano, di maggiore autonomia in attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione, portando anche a rapida conclusione le trattative tra Governo e Regioni attualmente aperte. (…) Questo percorso di rinnovamento dell’assetto istituzionale dovrà dare sempre più forza al regionalismo applicando, regione per regione, la logica della geometria variabile che tenga conto sia delle peculiarità e delle specificità delle diverse realtà territoriali sia della solidarietà nazionale, dando spazio alle energie positive ed alle spinte propulsive espresse dalle collettività locali”.

Sarebbe bastata qualche domanda su questi temi per porre Conte davanti alle proprie contraddizioni. Nessun giornalista si è permesso di farlo, ma senza una stampa guardinga non può esistere una democrazia compiuta.

PS. Oltre alle domande a Conte, non sarebbe stato inopportuno porne una ulteriore anche al Rettore dell’Università di Sassari. L’invito al leader 5 Stelle a tenere una lezione di diritto agli studenti, ad una settimana dalla chiusura della campagna elettorale, è stata, per usare un eufemismo, fuori luogo.

Antonio Piras

Sul voto utile:

https://www.ansa.it/amp/sardegna/notizie/2024/02/16/conte-chi-vota-soru-favorisce-la-destra-e-truzzu_7319a577-ea08-4281-8a0f-df0393846d2b.html

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/09/02/conte-parlando-di-voto-utile-letta-costruisce-un-inganno-_1e1e56a3-23d8-4889-ad41-dca2c9badef2.html

Autonomia differenziata

https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2024/02/17/conte-autonomia-differenziata-divide-paese-si-a-proteste_31104970-e602-438c-88d6-2ce05150b3d0.html

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